mercoledì 10 aprile 2013

La reverenda madre Lutzen

Quando finalmente Lutzen, la madre superiora del tempio di Shallya,  si decise ad accogliermi si disse molto stupita che una discepola di Sigmar venisse al suo tempio in cerca di un consulto.
Per l’ennesima volta in questa città di miscredenti spiegai tristemente di essere un’eretica e che il mio sangue mi portava purtroppo ad agire in modi sconsiderati rispetto all’ortodossia del mio culto. La madre, da degna figlia di questa città dannata, non pareva essere dispiaciuta per la mia eresia, quasi la considerasse una benedizione rispetto all’atteggiamento del clero pusillanime.
L’incontro fu lungo e abbastanza tedioso (n.d.a. fondamentalmente perché il master si dilunga eccessivamente su dettagli noiosi e triviali). La donna mi informò fra le altr cose di cui non ero interessata che la reverenda madre precedente era morta di infarto l’anno prima, dettaglio che mi parve alquanto strano trattandosi di un tempio devoto alla dea della vita e della guarigione.
Fra i vari dettagli inutili sulla formazione del povero Conrad di cui venni inondata emerse chiaramente ancora una volta la capacità del ragazzo di farsi ben volere da tutti. Gli ulteriori dettagli forniti dalla madre mi fanno sempre più pensare a un qualche tipo di stregoneria o fattura che non a una semplice indole cortese del ragazzo, e chiaramente la madre ne era vittima.
L’orfano alla nascita non aveva nessuna cometa sul petto, questa sarebbe misteriosamente apparsa solo dopo lo scontro che aveva avuto con i cultisti di Nurgle, cultisti che nessuno aveva mai visto e che erano stati prudentemente già cremati da un pezzo.
Il fatto che si fosse difeso con un martello dall’aggressione invece era abbastanza semplice da spiegare e non pareva essere assolutamente un segno divino, Conrad era stato l’apprendista di un fabbro.
Un dettaglio strano che mi venne riferito fu che il ragazzo doveva essere affidato ai Sigmariti, ma Lutzen, che al tempo era solo una consorella, non aveva avuto il cuore di consegnarlo al culto imperiale e a metà cammino il bambino era stato riportato indietro. Volkmar non aveva tentato di rapire il ragazzo come invece raccontavano le voci di strada. Il ragazzo avrebbe dovuto essergli affidato dalle stesse sorelle quattro anni prima. Il motivo di tale decisione è morto assieme alla vecchia madre superiora un anno fa.
Lacrima

2 commenti:

  1. Ursha scusa se uso questo spazio, ma se sei dalle parti di Torino questo week end c'è TorinoComics!!!

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  2. Sfortunatamente non sono da quelle parti...

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