domenica 17 marzo 2013

Perduti...


Una tomba! Un'antica tomba di un grande guerriero di Khorne, nel cuore della foresta di Darkwud! Questa, questa la nostra prima meta, dove altri doni ci sarebbero stati elargiti per servire al meglio gli Oscuri signori, prima di compiere il nostro dovere di lotta contro i nemici e i traditori del Caos.

I sommi Dei parlano al Prescelto, all'Eletto con visioni, lo incitano a svolgere i suoi doveri di fedeltà, e quando mi ripresi ci mettemmo in marcia attraverso la foresta. I miei Signori mi guidarono facilmente verso il luogo, che raggiungemmo in capo a due giorni, dopo essere fuggiti nottetempo dalla città, in preda alla confusione della rivelazione (per cui abbandonammo i nostri equipaggiamenti).
Non eravamo i primi: c'erano trecce evidenti di uno scontro recente, la carcassa di un Minotauro della quale si stavano nutrendo un gruppo di Uominibestia, capeggiati da un altro Minotauro.
“Sangue per il dio del Sangue”, fu l'urlo di Ulrich nel lanciarsi all'assalto delle bestia, brandendo la sua ascia funesta e caricando con le sue nuovissime corna. Von Baracca non fu da meno, mentre io e mio fratello sostenevamo l'assalto lanciando incantesimi. L'impatto fu devastante – per le bestie. La precisione delle pistole di Von Baracca, le incornate e i colpi d'ascia di Ulrich, i miei proiettili magici (promemoria: devo esercitarmi un po' con gli sputi, sono molto meno efficace rispetto a quanto lo fossi con vecchie magie del fuoco) ridussero in breve tempo a pezzi i malcapitati. Mio fratello riuscì in un mirabile colpo magico, assumendo il controllo del Minotauro rivolgendone l'ira contro i suoi alleati, ma purtroppo non considerò la furia oramai scatenata di Ulrich, che finì la bestia prima che potesse davvero aiutarci.
Ma i nemici non erano all'altezza, con grande delusione di Von Baracca che non fu nemmeno ferito (essere ferito è la sua più grande passione, da buon seguace di Slaanesh)
Presto, comunque, potemmo pasteggiare con le carni dei nemici, mirabilmente cotte grazie alla magia del fuoco, che può ancora tornare utile.

Purtroppo, le bestie erano evidentemente state sconfitte nel precedente scontro: le porte della tomba erano aperte, l'edificio profanato. Entrammo nel cunicolo: Ulrich andò avanti, e subito cadde un trappola di frecce che gli si piantarono nel costato. Von Baracca chiese ed ottenne immediatamente di andare avanti, nella speranza di trovarne altre.
Invece, trovammo soltanto una spiacevolissima magia di luce (il che ci testimoniò che eravamo stati di poco preceduti da profanatori infedeli); due patetici demoni del sangue, che facemmo a brani sotto lo sguardo di Ulrich, che non trovava corretto massacrare esseri devoti al suo Signore Korne; infine, una sciocca trappola col sangue acido, facilmente disinnescata con l'invocazione di “sangue per il dio del sangue”. Von Baracca, deluso, volle almeno lavarsi le ascelle con l'acido rosso.
Finalmente, attraversato un passaggio segreto già aperto, penetrammo nella cripta sepolcrale: il sarcofago era stato aperto, il cadavere depredato di qualcosa, forse un collare, così come era stato parzialmente svuotata la sala dei trofei. Ma ci era stato lasciato un lago di fanghiglia che emanava energia caotica. Colto da una subitanea ispirazione, mi ci rotolai con voluttà, subito imitato dai miei seguaci, ed il Caos volle donarci nuovi doni.
Poco dopo, uscivamo dalla tomba, bellissimi con le nostre nuove corna, ali, paia di braccia supplementari, mani atrofizzate, occhi aggiuntivi e altri segni dell'amore degli Dei.
Era tempo di recarsi a Middenheim.

1 commento:

  1. Comincio a capire cosa intendevi con incontrarsi...

    P.S. in effetti Slaneesh non poteva che essere la scelta di Baracca

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