sabato 9 marzo 2013

Marieburg la dannata

Il viaggio è stato inaspettatamente tranquillo viste le condizioni della campagna e dopo una settimana di viaggio passata a cercare di insegnare al nano qualcosa sulle minacce che Slaneesh comporta per la sua anima e la purezza del suo corpo siamo arrivati a Marieburg. La mia fede mi impone di essere gentile con i nani, ma con questo in particolare diventa sempre piu’ difficile.
La coda per entrare dalla porta principale comincia ben fuori dalle mura della città di Marieburg e lungo i lati della strada carovaniera sono aperti decine di chioschetti per spennare i viaggiatori in arrivo. Il mio desiderio di recarmi il prima possibile al tempio di Sigmar era destinato a scontrarsi con la lentezza dei mercanti e bottegai in marcia per combinare affari.
Poiché l’attesa sembrava lunga e cominciavamo a sentire i morsi della fame ci siamo recati da un porchettaro halfling rassegnati a cominciare a dipartirci dal nostro denaro prima ancora di arrivare in città, sperando che per una volta ci servisse della vera porchetta e non un misto di carni non meglio identificabili. Fra tutti i porchettari halfling dovevo giusto trovarne uno proveniente dalla Tilea, che si è profuso per una buona mezz’ora in chiacchiere frivole supportato dalla moglie.
Pare che in città vi sia (o vi fosse) un prescelto di Sigmar che è in grado di compiere prodigi, sa farsi ben volere da tutti ed ha infuso negli abitanti di Marieburg un’ “esuberanza gioiosa”. Un’esultanza a volte troppo gioiosa visto le lamentele di disordini.
Un simile ritorno alla fede per una città miscredente che pone più fede nel dio denaro e solo in seconda battuta in quello dei commerci e in quello del mare appare strano per quanto ogni miracolo del mio dio sia ben voluto. Ma in genere i miracoli di Sigmar hanno sempre a che fare con il ferro e con il fuoco e sono portati alla massa in punta di spada. Stavo meditando su questi fatti quando ho visto un uomo a cavallo venire dalla direzione opposta.
Che sia un cacciatore di streghe? Il solo pensiero mi ha provocato brividi sulla schiena in parte di timore e in parte di piacere. Per quanto la mia andatura claudicante mi rammenti i momenti terribili passati per mano dell’inquisizione mentre venivo torturata per accertare le devianze della mia fede vi è anche il ricordo rinfrancante di aver saputo affrontare con fede il tormento a me imposto dimostrando la mia determinazione, prima di tutto a me stessa.
Ora finalmente la folla comincia a defluire e ci avviciniamo alla porta, è meglio che continui a prendere appunti sul mio viaggio più avanti. Arrivo in città assieme a una prescelta di Urich ed ora rischio di incontrare anche un eletto di Sigmar e un cacciatore di streghe. Hildebrad ha trovato il suo destino per mano mia. Che destino c’è in serbo per me?
Lacrima

2 commenti:

  1. Marienburg, una città in vendita!!!

    RispondiElimina
  2. ... quello che non è in vendita si può sempre recuperare al mercato nero.

    Ammetto che interpretando una penitente Sigmarita la mia visione di Marieburg è molto negativa.

    RispondiElimina