Una tomba! Un'antica tomba di un grande guerriero di
Khorne, nel cuore della foresta di Darkwud! Questa, questa la nostra prima
meta, dove altri doni ci sarebbero stati elargiti per servire al meglio gli
Oscuri signori, prima di compiere il nostro dovere di lotta contro i nemici e i
traditori del Caos.
I sommi Dei parlano al Prescelto, all'Eletto con visioni, lo
incitano a svolgere i suoi doveri di fedeltà, e quando mi ripresi ci mettemmo
in marcia attraverso la foresta. I miei Signori mi guidarono facilmente verso
il luogo, che raggiungemmo in capo a due giorni, dopo essere fuggiti nottetempo
dalla città, in preda alla confusione della rivelazione (per cui abbandonammo i
nostri equipaggiamenti).
Non eravamo i primi: c'erano trecce evidenti di uno scontro recente,
la carcassa di un Minotauro della quale si stavano nutrendo un gruppo di
Uominibestia, capeggiati da un altro Minotauro.
“Sangue per il dio del Sangue”, fu l'urlo di Ulrich nel
lanciarsi all'assalto delle bestia, brandendo la sua ascia funesta e caricando
con le sue nuovissime corna. Von Baracca non fu da meno, mentre io e mio
fratello sostenevamo l'assalto lanciando incantesimi. L'impatto fu devastante –
per le bestie. La precisione delle pistole di Von Baracca, le incornate e i
colpi d'ascia di Ulrich, i miei proiettili magici (promemoria: devo esercitarmi
un po' con gli sputi, sono molto meno efficace rispetto a quanto lo fossi con
vecchie magie del fuoco) ridussero in breve tempo a pezzi i malcapitati. Mio
fratello riuscì in un mirabile colpo magico, assumendo il controllo del
Minotauro rivolgendone l'ira contro i suoi alleati, ma purtroppo non considerò
la furia oramai scatenata di Ulrich, che finì la bestia prima che potesse
davvero aiutarci.
Ma i nemici non erano all'altezza, con grande delusione di
Von Baracca che non fu nemmeno ferito (essere ferito è la sua più grande
passione, da buon seguace di Slaanesh)
Presto, comunque, potemmo pasteggiare con le carni dei
nemici, mirabilmente cotte grazie alla magia del fuoco, che può ancora tornare
utile.
Purtroppo, le bestie erano evidentemente state sconfitte nel
precedente scontro: le porte della tomba erano aperte, l'edificio profanato.
Entrammo nel cunicolo: Ulrich andò avanti, e subito cadde un trappola di frecce
che gli si piantarono nel costato. Von Baracca chiese ed ottenne immediatamente
di andare avanti, nella speranza di trovarne altre.
Invece, trovammo soltanto una spiacevolissima magia di luce
(il che ci testimoniò che eravamo stati di poco preceduti da profanatori
infedeli); due patetici demoni del sangue, che facemmo a brani sotto lo sguardo
di Ulrich, che non trovava corretto massacrare esseri devoti al suo Signore
Korne; infine, una sciocca trappola col sangue acido, facilmente disinnescata
con l'invocazione di “sangue per il dio del sangue”. Von Baracca, deluso, volle
almeno lavarsi le ascelle con l'acido rosso.
Finalmente, attraversato un passaggio segreto già aperto,
penetrammo nella cripta sepolcrale: il sarcofago era stato aperto, il cadavere
depredato di qualcosa, forse un collare, così come era stato parzialmente
svuotata la sala dei trofei. Ma ci era stato lasciato un lago di fanghiglia che
emanava energia caotica. Colto da una subitanea ispirazione, mi ci rotolai con
voluttà, subito imitato dai miei seguaci, ed il Caos volle donarci nuovi doni.
Poco dopo, uscivamo dalla tomba, bellissimi con le nostre
nuove corna, ali, paia di braccia supplementari, mani atrofizzate, occhi
aggiuntivi e altri segni dell'amore degli Dei.
Era tempo di recarsi a
Middenheim.
Comincio a capire cosa intendevi con incontrarsi...
RispondiEliminaP.S. in effetti Slaneesh non poteva che essere la scelta di Baracca