Middleheim, città maledetta, che resistesti alla liberazione
caotica! Middelheim, città corruttrice che inducesti il vicario inviato da
Korne al tradimento degli Dei! Middelheim, eccoci qui da te, per portare la
purezza del Caos.
Giunti in città nottetempo, ci dirigemmo immediatamente alla
casa del vicario, che le mie visioni avevano chiaramente indicato come il luogo
dove colui che avremmo dovuto uccidere si preparava ad un rito sacrificale che
avrebbe evocato un demone maggiore contro il volere degli Dei. Il nostro piano
era semplice ed efficace: uccidere lui e tutti coloro che avremmo trovato nella
casa.
Sfortunatamente, incontrammo degli imprevisti.
Ci introducemmo direttamente nel cortile della villa
attraverso la rete fognaria, e ci dividemmo: mio fratello e l'elfo oscuro che
avevamo aggregato nel viaggio planarono sul tetto, mentre io, von Baracca e
Ulrich preferimmo entrare dal piano terra. Qui, qualcuno ci aveva preceduto:
era un gruppo di avventurieri imperiali.
Ciò non avrebbe cambiato il nostro piano (uccidere tutti),
senonché, appena Ulrich entrò nella stanza nella quale si trovavano questi
figuri sfondando un muro divisorio, una donna, una maga della luce (e pertanto
poco affidabile) lo apostrofò chiamandolo “fratello!”. I due si misero a parlare,
ed io e von Baracca preferimmo temporeggiare, mentre la maga teneva a bada i
suoi, salvo un prete sigmarita invasato che si lanciò contro Ulrich gridando e
mulinando il martello che ammaccò la corazza del nostro compagno. Un colpo di
Ulrich, comunque, calmò anche lui.
Mentre i due fratelli ritrovati discutevano di questioni
familiari (ad esempio, venne fuori che la bambina in procinto di essere
sacrificata era la nipote di Ulrich, e ad officiare il rito avrebbe provveduto
una terza sorella), dal sotterraneo cominciò a venire fuori una nenia
inquietante. Quasi contemporaneamente, alla porta comparve un ragno gigante:
stavamo per attaccarlo, quando ci accorgemmo che era controllato da mio
fratello, che veniva trasportato in stato di incoscienza dall'elfo oscuro.
Ciò scatenò ulteriori discussioni, anche perché fra i nostri
interlocutori c'era una cacciatrice di elfi oscuri, e nel frattempo la maga
della luce si era messa a familiarizzare con i tre mastini del Caos del
fratello Ulrich: Strage, Sterminio e Sofferenza. Quasi un bel quadretto
familiare, anche se i compari della maga sembravano un po' turbati dal fatto
che la loro leader avesse un fratello mutato e una sorella che voleva
sacrificare la figlia a Korne.
Ad un certo punto, decisi di rompere gli indugi:
“Sentite, facciamo così. Ora andiamo di sotto, massacriamo
tutti e poi ci meniamo fra di noi”, proposi, e mi avviai deciso verso il
sotterraneo, sperando che gli altri mi seguissero: gli Dei mi avevano dato il
compito di interrompere il rito e l'avrei fatto, o sarei morto nel tentativo. E
poi non ho mai capito chi si attarda a parlare quando può massacrare: la gente
è strana!
Tutti mi seguirono.
Sotto, il rito era in pieno svolgimento: c'erano un
sacerdote che stava tatuando la bimba, una decina di cultisti, il vicario e la
sorella di Ulrich. Per inciso, il sacerdote era l'ex promesso sposo della maga
della luce, che cominciava quasi a diventare simpatica, date le frequentazioni
e le parentele. Tutti costoro continuarono ad esserci per un tempo molto breve:
una raffica di proiettili magici, colpi di arma menati da braccia possenti li
sbaragliò nel volgere di pochi minuti. Non appena fu chiaro che essi non
potevano resisterci, cominciarono a volare coltelli e frecce anche fra di noi,
per poi sfociare in aperti corpo a corpo.
Ma per noi non erano finite le sorprese: mio fratello,
sempre inerte nello sforzo di controllare il ragno, fu ucciso da un fulmine
globulare.
Chi aveva osato? Nessuno dei nostri nemici aveva lanciato
incantesimi. Improvvisamente, da una colonna abbattuta durante uno scontro,
comparve... NOSTRA MADRE.
Ma era lei? La mamma è sempre la mamma (anche se sei un
essere del caos), e non dovrebbe trucidare i figli inermi: dovrebbe quanto meno
affrontarli a viso aperto. Esitai, lo ammetto, ma stavo per contrattaccare,
quando la luce venne meno e la stanza piombò nella più totale oscurità.
Intravidi soltanto una miccia che si consumava, e non pensai ad altro che alla
fuga. Ero appena uscito dalla casa, quando il boato la fece crollare. Ulrich, mio
fratello e molti dei nostri alleati-avversari erano rimasti là sotto.
Non saprò mai chi aveva provocato l'esplosione.
La missione affidataci dagli Dei era compiuta, ma a quale
prezzo!
Bene, mi sembrava strano che non finisse con TPK :)
RispondiEliminaMa era una one-shot?
O i nostri eroi ritorneranno a breve?
In realtà Nicholas solo 4 pg su 11 sono morti, 2 si sono convertiti al caos e solo il prete sigmarita e l'elfa sono rimasti fedeli all'impero. Una vera disfatta!!!
RispondiEliminaNon era una one-shot, ma una campagna che durava da 3 mesi...
Stiamo valutando alcune idee, ma è probabile che si ritorni al Sine, comunque se ne parla fine aprile inizio maggio!!!
Allora siete stati molto sintetici nel descrivere la storia, io avrò raccontato sì e no un mese di storia e abbiamo proceduto lenti come tartarughe secondo il giudizio di tutti.
RispondiElimina3 mesi complessivi, in totale saranno state 6\8 sedute per parte!!!
RispondiEliminaAnche le nostre saranno state non di più di 6/7 partite, semplicemente io ho deciso di raccontare anche i dettagli più risibili e farcirle di molto molto molto odio.
RispondiEliminaProprio ieri ho iniziato una nuova partita con la fidanzata in cui lei gioca un chirurgo in odore di eresia.
Da noi i racconti li scrive Novella, non è facile avere a che fare con sti eretici!!!
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