venerdì 22 febbraio 2013

Di zotici e pagani

Mi trovo seduta su un carro traballante guidato da uno sventratore, Ciacco, diventato mio malgrado un compagno di sventura. La mia fede mi impone di essere cortese con i nani, ma è difficile essere cortesi con uno sventratore ubriaco in generale e con questo nano in particolare. È anche difficile scrivere su un carro traballante.
Ora sono sola con persone rozze e ignoranti che non hanno avuto problemi nello scuoiare un uomo bestia per ricavarne una pelliccia per l’inverno.
Mjolnir è ancora con me e dovrei ammettere che lei e il nano forse mi hanno salvato la vita. Ho indubbiamente commesso molte colpe se sono condannata da un voto ad un morto a vegliare su di una Ulrichita. Sto cercando di dirmi che ogni sussulto e sobbalzo che il nostro guidatore brillo centra sulla strada è una punizione di Sigmar per i miei tentennamenti e per le azioni sconsiderate che hanno portato alla morte di Hildebrad, poiché ad essere onesta non sono stati gli zotici di un villaggio nella foresta ad ucciderlo, sono stata io.
Ho dovuto uccidere una persona che ho imparato a stimare come un padre e un fratello nel corso di un viaggio difficile, ma è stato inevitabile. Il veggente di Morr aveva ragione nell’affermare che assieme con la predestinata Von Hildebrad avrebbe incontrato il suo destino. Eppure dovevo essere proprio io a portarlo a compimento e qual è il mio di destino?
Delle streghe al villaggio lo avevano ammaliato e una volta contaminati dal caos la verità è che lo si resta per sempre, qualunque cosa dicano quelle eretiche infami sul fatto che sia solo un effetto temporaneo. Ho dovuto difendermi e togliergli la vita, quell'uomo era ben oltre ogni possibilità di redenzione.
Ho dovuto torturare e uccidere troppe persone in una notte sola. Il peggio è che il prete del villaggio sapeva delle streghe e aveva lasciato correre per anni pur conoscendo la verità. Voleva addirittura aspettare un’intera giornata ad esorcizzare l’ultimo malcapitato, una povera vittima delle circostanze. Temo che questo tentennamento porterà terribili conseguenze.
Chiaramente sono eretica, per provare sdegno per i preti pusillanimi che continuo ad incontrare. Se non riuscirò ad ottenere giustizia a Marieburg purtroppo dovrò scrivere al Priore Von Honkelstaff, anche se speravo di sfuggire definitivamente dalle sue grinfie.
La vicenda è stata orribile e non ho dormito e neppure Mjolnir non a preso sonno, l’unico incosciente che ha dormito beato sotto gli effetti di una sbornia colossale è stato Ciacco.
Lacrima.


(breve sintesi di una pessima partita di cui per la verità nessuno di dei due giocatori  aveva voglia di parlare, ma the show must go on e no il master non è Kuduk)

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