Marieburg, pomeriggio.
Mentre l’uomo cercava inutilmente e stupidamente di sottrarsi alle mie amorevoli cure, a suo dire avrei dovuto lasciarlo andare al creatore piuttosto che costringerlo a continuare una vita di tradimenti e ingiurie, trovò comunque il fiato per raccontarci gli accadimenti degli ultimi giorni.
Oltre a ciò che già sapevo venne fuori che Helmut, il priore del tempio di Sigmar, lo aveva accusato pubblicamente di essere un criminale per non aver voluto riconoscere l’autenticità di Conrad quale prescelto e lo aveva fatto aggredire accusandolo di aver attentato alla vita del ragazzo, un piccolo dettaglio che per quanto trascurabile era in effetti vero.
Conrad neonato era stato recuperato da Osric mentre tentava di fermare un rito di alcuni Cultisti del caos che volevano offrirlo al loro dio blasfemo. Lo scontro era avvenuto in alcune rovine fra le paludi a nord e Osric era convinto di aver salvato una vittima sacrificale e lo aveva affidato in custodia temporaneamente al tempio di Shallya. La cosa per lui era finita li e non aveva mai appreso che il bambino non era mai stato riconsegnato ai Sigmariti dopo lo svezzamento.
Solo di recente aveva scoperto la verità sul ragazzo e di come fosse in grado di sviare le menti delle persone grazie ai suoi poteri perniciosi.
Lo aggiornammo quindi sugli ultimi dettagli riguardanti Maida Widman e e ci disse che anche se Lutzen e Helmut dovevano pagare per i misfatti commessi, avremmo dovuto andarci senza eccessivo zelo per evitare ulteriori tensioni fra la città di Marieburg e il resto dell’impero. Un nodo un pelino troppo stretto di una fasciatura diede la misura di tutto il mio disappunto.
Prima che ci accomiatassimo Osric lasciò una pistola al cacciatore di streghe e ci consigliò di cercare Jekil Sulfmund, l’uomo che sette anni fa lo aveva accompagnato alle rovine e farci guidare fin la, forse, in quel luogo che a suo tempo non era stato esplorato nella troppa fretta di estirpare il culto, si nascondeva anche qualche risposta alla strana origine di Conrad.
Lasciai Osric promettendo che la sera sarei tornata a medicargli le fasciature, cosa che lui non accolse con la riconoscenza che mi sarei aspettata. Il cacciatore di streghe che ci aveva accompagnato decise di restare con Osric e ci consigliò di andare dall’elfo a raccontargli quello che sappiamo, forse lui può esserci d’aiuto dandoci qualcosa che serva nelle paludi.
Lacrima
Nessun commento:
Posta un commento